Una delle modalità più rapide per ottenere traffico da Google è attraverso Google ads.
Google ads è la piattaforma di advertising di big G e permette di posizionare il proprio sito web nei primi risultati mostrati da Google per le keywords di nostro interesse.
In pratica diciamo a Google per quali termini di ricerca vogliamo posizionare il nostro sito web e paghiamo per ogni clic che riceviamo.
Questi risultati preceduti dalla dicitura “Ad” sono tutti annunci di inserzionisti che hanno chiesto a Google di posizionare il proprio sito web per la keyword “Imbianchino Milano”.
Quanto costa un clic? Dipende dalla competizione, ovvero quanti concorrenti chiedono a Google di essere posizionati nei primi risultati per la stessa keywords. più concorrenti, maggiore sarà il costo per clic (CPC).
Perché Google ads funziona?
Google Ads permette di intercettare utenti che cercano attivamente su Google la soluziona a un proprio problema.
Se un utente scrive su Google “imbianchino Milano” è perché ha l’esigenza di imbiancare casa e non conosce nessuno nella sua rete di contatti capace di aiutarlo.
Inoltre abbiamo un’informazione cruciale: sta cercando il servizio a Milano.
Questo permette a tutti gli imbianchini che lavorano a Milano di provare a intercettare la ricerca e proporre una collaborazione.
Il primo step dunque per fare Google ads nel modo giusto è capire quali parole usano gli utenti per cercare il tuo prodotto o servizio su Google.
Solo in questo modo potrai intercettare domande di utenti in target.
Tuttavia selezionare le giuste keywords non basta; l’utente non è ancora giunto sul tuo sito e non ha convertito.
Per ottenere ottimi risultati da Google ads bisogna creare un sistema perfetto, in questa guida ti riassumiamo il metodo che utilizziamo in intent.
Come fare Keyword Research nel modo corretto
Google ads costa, e tanto anche. Ogni clic può costare da decine di centesimi a qualche euro.
Questo significa che, a meno tu non abbia soldi da sprecare, è necessario selezionare accuratamente le keywords su cui puntare.
Google ads fa pagare l’inserzionista per ogni clic ottenuto. Quindi dobbiamo fare in modo che quando un utente clicca sul nostro annuncio sia effettivamente interessato a quello che proponiamo.
Detto in un altro modo: bisogna escludere dalle campagne tutti i termini di ricerca che non manifestano un reale intento di acquisto (o contatto) da parte dell’utente.
Keywords informative e commerciali: come identificarle
La prima cosa da fare è dividere tra keywords informative e commerciali:
Le keywords informative sono termini di ricerca utilizzati dagli utenti per informarsi su un argomento specifico.
Considerando il canonico funnel di conversione, l’utente si trova ancora nella fase alta. Deve raccogliere informazioni e capire ancora quale sia il suo reale problema.
Le keywords commerciali (o transazionali) sono termini di ricerca utilizzati dagli utenti per finalizzare un acquisto o concretizzare un contatto diretto all’azienda.
Questo è lo step del funnel in cui l’utente ha capito di cosa ha bisogno e cerca una risposta immediata su Google. L’azienda che si farà trovare e che proporrà la migliore offerta per le sue esigenze otterrà un nuovo cliente.
Creare annunci Google Ads efficaci
L’annuncio di ricerca su Google ads si divide in 2 parti fondamentali:
- i titoli
- la descrizione
I titoli inseribili in un annuncio standard sono 3 (anche se Google spesso mostra solo i primi 2).
Gli obiettivi dei titoli sono:
- Far percepire all’utente che il sito risponderà alle sue esigenze
- Convincerlo che il sito web gli darà un valore maggiore rispetto ai concorrenti
Le descrizioni sono solitamente 2, da max. 90 caratteri ognuna, e hanno l’obiettivo di dare maggiori informazioni all’utente e rafforzare quanto specificato nei titoli.
I titoli degli annunci Google ads: come renderli coerenti
Se è vero che ogni persona è diversa dall’altra, è altrettanto vero che ogni utente cercherà risposta a un proprio bisogno utilizzando parole diverse.
Mappare tutte le sfaccettature dello stesso termine aiuta nel personalizzare i titoli e aumentare la coerenza del messaggio.
Facciamo un esempio pratico:
Ci sono 2 utenti che hanno l’esigenza di acquistare delle nuove scarpe antinfortunistiche per il periodo estivo.
Il primo utente cerca su Google il termine “Scarpe antinfortunistiche leggere”, mentre il secondo utente utilizza il termine “Scarpe antinfortunistiche estive”.
Sebbene entrambi gli utenti partono dalla stessa esigenza, gli attributi utilizzati sono diversi.
Per migliorare la coerenza e quindi il tasso di clic sull’annuncio (CTR) bisogna personalizzare il più possibile il primo titolo.
Descrizione di Google ads: come scriverle in modo efficace
Le descrizioni sono il momento per comunicare l’autorità del sito web e abbattere le ultime preoccupazioni prima del clic.
Spesso gli utenti non leggono le descrizioni e si fermano solo alla lettura dei titoli, a ogni modo è importante inserire alcuni elementi per migliorare il tasso di clic.
Think With Google suggerisce di utilizzare alcuni bias cognitivi:
Questi elementi della psicologia comportamentale aiutano l’utente a convincersi di aver trovato esattamente ciò che cerca.

In intent utilizziamo una struttura molto simile a quella proposta nelle best practice di Google.
Guarda il video qui sotto in cui creiamo degli annunci per un E-commerce di stampanti per badge
Ottimizzare la pagina di destinazione
Hai mappato tutte le keywords e creato degli annunci perfettamente coerenti.
Gli utenti iniziano a cliccare sul tuo annuncio e a visitare il sito web.
La domanda che bisogna farsi ora è: “la pagina su cui atterrano gli utenti dopo il clic è coerente con la loro ricerca?”
Come abbiamo visto gli utenti cercano risposta a un bisogno utilizzando parole diverse.
Uno degli errori che vediamo più spesso nei progetti che ci sottopongono è che si tende a utilizzare la stessa pagina di destinazione per termini di ricerca diversi.
Facciamo un esempio pratico:
2 utenti stanno cercando una soluzione per dimagrire.
Il primo scrive su Google “Snellire pancia”, il secondo “Bruciare grasso addominale”.
Apparentemente lo scopo degli utenti è simile, quasi identico. Eppure a livello di messaggio le pagine del sito su cui atterrano i 2 utenti dovrebbero essere diverse.
Questo perché a livello mentale le persone tendono a confermare sempre le loro idee. Se loro sono convinti di voler snellire la pancia, il fatto di riprogrammarsi in bruciare grasso addominale li costringe a uno sforzo cognitivo.
I messaggi sulla pagina di destinazione devono essere chiari, coerenti, rassicuranti sul fatto che la soluzione sia definitiva per ciò che l’utente cerca.
Ancora meglio, nel modo esatto in cui lo cerca.
Ultimo tip per la pagina di destinazione
Usa una domanda per far capire all’utente di trovarsi nel posto giusto.
La domanda deve contenere le stesse parole con cui l’utente identifica il suo problema.
In pratica:
“Vuoi snellire la pancia velocemente?”
Prova la nostra soluzione…
“Fai fatica a bruciare il grasso addominale?”
Sappiamo quanto sia fastidioso, prova la nostra soluzione…
Introdurre la propria offerta usando le parole dell’utente aumenterà di molto la coerenza e il tasso di conversione (CR).
In definitiva più visitatori diventeranno clienti.
Conclusione
Google ads può aiutarti a intercettare utenti in target e portarli sul tuo sito web, a patto che ci sia uno studio molto approfondito sugli utenti.
L’analisi è il 90% del lavoro, perché se non comprendi a fondo il comportamento degli utenti su Google, finirai per spendere soldi per nulla.
In intent partiamo sempre da un’analisi prima di approcciare lo strumento.
Come diciamo sempre: “capire il bisogno degli utenti è il nostro obiettivo come professionisti, la nostra responsabilità verso i clienti di intent”.
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Mi occupo di Google ads e ottimizzazione del tasso di conversione per E-commerce e Lead generation da 4 anni. Per me il marketing è un processo di consapevolezza continuo dell’azienda rispetto ai propri clienti. Ho fondato intent per rispondere all’esigenza delle aziende di intercettare persone in target con un messaggio coerente e un’offerta irrinunciabile. Credo che le vendite siano una mera conseguenza di questo approccio.